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La grande diaspora |
28 dicembre 1908 la politica dei soccorsi tra carità e bilanci |
Isbn: 978 88 7560 026 6
Dimensione: cm 17 x 25
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LIBRO:
Il libro contestualizza nella situazione storica del momento le scelte a cui s'informarono gli aiuti portati ai territori colpiti dal sisma del 1908. In particolare si sofferma sulla decisione di allontanare la popolazione e sulle esperienze vissute dai profughi, sulle reazioni nelle comunità di arrivo, sulle difficoltà del rientro per la lentezza nell'approntare quartieri baraccati.
"Il disastro è immenso e molto più grande di quanto si possa immaginare" con queste parole Vittorio Emanuele III descriveva a Giolitti la vastità della catastrofe provocata dal sisma del 28 dicembre.
L'impraticabilità dei luoghi impose l'allontanamento dei sopravvissuti, che divennero una potente onda d'urto che investì l'intero paese. Il protrarsi dell'emergenza evidenziò l'inadeguatezza degli interventi, ancora largamente basati sulla carità privata, e mise a dura prova risorse e organizzazione dell'ospitalità .
Il saggio ricostruisce, con materiale d'archivio, logiche e metodi sottesi ai soccorsi, "disvelandoci" un'Italia avviata allo sviluppo economico e a dinamiche sociali di massa, piena di cuore, ma profondamente attraversata da pregiudizi di classe e inquinata dai germi dell'antimeridionalismo.
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